Videoconferenza: Presentazione dei dati regionali della rilevazione Ocse-Pisa

Intervento del direttore generale Luigi Catalano, Bologna, 19 dicembre 2007

La presentazione dei risultati di PISA 2006, l’indagine internazionale promossa dall’OCSE sulle competenze dei quindici/sedicenni in lettura, matematica e scienze, assume in Emilia-Romagna un connotato nuovo. Per la prima volta, infatti, grazie all’impegno e alla volontà comune dell’USR e della Regione Emilia-Romagna, si è investito sul campionamento regionale, al fine di adottare strategie mirate per attivare un triennio di azioni di potenziamento in vista della prossima rilevazione, nel 2009.

I risultati si presentano con una cifra ambivalente, a seconda del contesto di riferimento. Se, infatti, rispetto alle medie nazionali, ponendoci nelle primissime posizioni, ci confortano a proseguire con i percorsi già intrapresi, nei confronti delle eccellenze della nostra stessa area geografica di appartenenza, il Nord-est, suonano come un richiamo a far meglio.

Già nel triennio appena trascorso, in vista di questo appuntamento del 2006, sono stati molteplici gli indirizzi perseguiti per favorire il successo formativo dei nostri studenti nei tre ambiti che costituiscono gli apprendimenti di base.

Dalla creazione di 9 presìdi di scienze  e 2 di matematica sparsi su tutte le province, scuole capofila che hanno lavorato in rete sul loro territorio per avviare e disseminare buone pratiche didattiche e attività di formazione specifica dei docenti, agli eventi regionali per la sensibilizzazione e l’avvicinamento alle discipline degli studenti – come “La scienza in piazza” e “Scienza Orienta” – che hanno coinvolto in maniera proficua numerosi classi in sinergia con università e fondazioni accademiche; dalla partecipazione competente e assidua degli insegnanti a progetti nazionali come M@t.abel per la matematica, ISS per le scienze, Poseidon per l’italiano, o regionali come Apprendimenti di base, mirati sull’individuazione di strategie nuove per la didattica, all’intensa e consolidata collaborazione con l’Ansas (ex-irre ER), l’università di Bologna e la Fondazione Alma Mater per un’offerta formativa di aggiornamento professionale qualificata che si compone di corsi di alta formazione e di seminari specializzati; dalle pluriennali convenzioni con i dipartimenti di matematica dei quattro atenei emiliano-romagnoli e dalla convenzione con il LLC (Life Learning Center), per finire con le numerose iniziative – molte delle quali in collaborazione con la Regione – per sostenere la motivazione allo studio e contro la dispersione scolastica.

Molto è stato fatto, insomma, a favore di docenti e studenti. Oggi, grazie a questi dati, abbiamo una consapevolezza specifica che suggerisce una strategia rinnovata ma coerente con il percorso già attivato.

E’ necessario ampliare la profondità e l’incisività delle azioni intraprese per la lettura, la matematica e le scienze ad una “orizzontalità” dei soggetti coinvolti, mettendo a sistema e a fattor comune quanto già fatto e quanto abbiamo in animo di fare. Per dirla in maniera sintetica, insistere sul piano del “fare rete per potenziare”, in maniera che i risultati già oggi acquisiti in molte realtà possano amplificare la loro portata diffondendosi in tutta la scuola regionale.

Lavorando, perciò, su quello “zoccolo” di impreparazione ai limiti inferiori delle rilevazioni che corrisponde nelle percentuali alle criticità già evidenziate dal sistema dei debiti scolastici. Ma anche insistendo con l’attenzione per le eccellenze che, oltre ad arricchire la scuola di valore aggiunto, possono costituire elemento di traino per i risultati delle fasce mediane.

In questa sinergia di potenziamento rientrano con eccezionale coincidenza, anche gli interventi normativi per l’obbligo di istruzione ed il recupero dei debiti, nonché, in un’ottica di curricolo verticale, le “Indicazioni per il curricolo nella scuola primaria e secondaria di primo grado”: si tratta di un’occasione preziosa non solo per avviare una pianificazione di azioni e risorse, ma anche per ripensare una didattica disciplinare che intercetti le motivazioni degli studenti.

Il mio augurio è che questa videoconferenza di presentazione segni l’avvio di una stagione originale di nuovi confronti ed interventi finalizzati al successo formativo a livello regionale, per dare risposte ad una generazione – quella dei nostri quindicenni e sedicenni - di cui spesso ed in ambiti diversi vengono segnalati i limiti e che, invece, deve diventare una risorsa per tutta l’istruzione secondaria.

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data di creazione: 10/01/2008
data di modifica: 11/01/2008