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Qual è il quadro delle risorse di personale di sostegno per l'integrazione degli alunni in situazione di handicap ? Esistono preoccupazioni diffuse per una loro eventuale riduzione. Come si è mosso l'Ufficio Scolastico Regionale di fronte a questo delicato problema ?

All'inizio dell'anno scolastico, sui quotidiani della regione, ci si è spesso trovati a leggere di paventati «tagli drastici» ai posti di sostegno per gli alunni disabili. In relazione a tali allarmismi, del tutto infondati, la Direzione Scolastica Regionale desidera precisare la situazione nella nostra regione, al fine di rassicurare gli alunni disabili e le loro famiglie.

Nell’anno scolastico che sta iniziando la Direzione scolastica regionale ha attivato 4.123 posti di sostegno a fronte di 9.194 alunni disabili, con un rapporto di 2.2 alunni disabili per docente di sostegno. Questo rapporto è del tutto simile a quello emerso in Emilia Romagna negli ultimi dieci anni.
Inoltre, si ricorda che la Legge finanziaria del 1999 prevede un posto di sostegno ogni 138 alunni, e consente deroghe solamente in casi di gravità. Nell’anno scolastico che inizia, invece, nella nostra regione avremo un posto di sostegno ogni 104 alunni, confermando quindi grande attenzione alle situazioni di gravità. E’ il caso di sottolineare che questi numeri, a confronto con quelli della altre regioni italiane, sono tra i più vantaggiosi per la disabilità.
Si deve anche ricordare il cospicuo ed encomiabile impegno degli enti locali, che garantiscono la presenza a scuola di circa 2.000 tra assistenti, educatori professionali e tutor, nonché la presenza di 1.900 collaboratori scolastici statali appositamente formati quest’anno per l’assistenza di base.
E’ opinione della Direzione Scolastica Regionale che la quantità di personale sia ragionevole e che, piuttosto, l’impegno di tutti dovrebbe puntare a migliorare la qualità, soprattutto i rapporti professionali tra i diversi operatori e a consolidare le collaborazioni tra i vari enti pubblici impegnati nell’integrazione scolastica. E’ questo l’impegno del nostro ufficio per migliorare la qualità, anche con il contributo di gruppi integrati di competenze, con cui stiamo attivamente lavorando in questi mesi.
Faccio un’ultima osservazione. Nella nostra regione abbiamo un aumento di circa 600 studenti disabili ogni anno. Questo dato può avere varie letture. La prima è sicuramente quella del riflesso della sentenza della Corte Costituzionale 215 del 3 giugno 1987, che dà il via libera all’accesso degli studenti a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Una svolta positiva che ha permesso l’aumentata scolarizzazione dei disabili, specie nell’istruzione superiore. L’incremento del numero dei disabili è quindi dato in questo caso dal fatto che gli alunni certificati restano nel sistema scolastico per più anni. E questo è un trend confermato da ormai un quinquennio. C’è tuttavia anche una seconda lettura, residuale ma ancora presente, che riguarda il numero e il tipo di certificazioni rilasciate dall’Asl. E' necessaria una particolare attenzione al riguardo, nell’interesse del pianeta disabilità stesso. Senza negare l’esistenza di aree di disagio sociale e culturale, è auspicabile ricercare una maggiore, e più mirata, qualificazione degli interventi, puntando a percorsi didattici e sociali diversi ma altrettanto necessari (Lucrezia Stellacci).
Proprietà dell'articolo
data di creazione: 19/09/2003
data di modifica: 29/09/2003