Convegno: Seminario di formazione dei referenti per il piano del ben...essere dello studente

Intervento del direttore generale Luigi Catalano, Rimini, 24 ottobre 2007

Ringrazio il Ministro per la sua presenza qui, in Emilia-Romagna, per l’atto d’avvio di un piano nazionale quale questo del “Ben…essere degli studenti”, una tematica verso cui da tempi non sospetti questa Direzione Generale, gli uffici scolastici provinciali, molte delle scuole della regione sono sensibili; tanto con le azioni quanto con le pubblicazioni, come testimonia il lavoro sul campo e di documentazione svolto in questi anni.

Certo, se già occuparsi dell’”essere” – come suggerito dai punti di sospensione – può sembrare ambizioso, dedicarsi, come faranno i referenti in questa due giorni al “ben…essere” potrebbe apparire pretenzioso. Non fosse che, per chi opera nella scuola, è realtà vissuta e non mera dichiarazione di principi.

Basti considerare, infatti, quale posto nella vita di tutti noi, ha occupato la scuola. Non si può non rilevare che, nel bene e nel male, alcune delle nostre idee del mondo, molte delle nostre prime esperienze, la quasi totalità dei primi successi e insuccessi relazionali con coetanei ed adulti si è svolta tra le “quattro mura” scolastiche. Ancor oggi, per i bambini, i ragazzi e gli adolescenti accade tutto questo; con la differenza significativa che, per mille motivi, la scuola fino a qualche decennio fa era più organica rispetto al mondo circostante di quanto non lo sia adesso rispetto a quella instabilità del contesto sociale che il sociologo Bauman definisce come ‘modernità liquida’.

Così, sulle spalle della scuola ricadono le richieste di stabilità, certezze, che altrove è difficile reperire. La legalità, l’essere cittadini del mondo, le diversità a confronto, il volontariato, le tecnologie, lo sport, l’alimentazione, la salute, l’ambiente, perfino la sicurezza stradale, tutte le 10 azioni previste dal “Piano per il Ben…essere”, oggetto delle relazioni di questi giorni, non sono dimensioni “nuove” nella vita della scuola. Tanto che, anche a livello regionale trovano una forte attenzione in molteplici progetti.

Nuovo è, però, l’approccio, che mira a vedere lo studente come un ‘unicum’, una complessità riconducibile ad una originalità che gli è propria. E che mira ad individuare la sua crescita culturale come formativa anche per le realtà sociali esterne alla vita scolastica. Indicazioni preziose in un momento in cui l’innalzamento dell’età dell’obbligo scolastico impone una rinnovata riflessione comune sul fare scuola con una fase così delicata come l’adolescenza.

In questo, una funzione centrale è svolta dal pensare (e, in alcuni casi, ripensare) la scuola come ‘ambiente di apprendimento’ in cui si integrano persone e saperi; e in cui si possono sperimentare i due mondi complementari della relazione e dell’autonomia.

Quanto più nelle classi saremo capaci di coltivare rapporti autentici tra adulti veri nella loro umanità ed alunni alla scoperta della vita, tanto più crescerà l’autostima e il rispetto in primo luogo verso se stessi.

Quanto più, in maniera proporzionale all’età, dall’infanzia all’adolescenza, con le criticità tipiche di entrambe, si favorirà l’autonomia di giudizio e di scelta, tanto più sarà autorevole la relazione educativa.

La scuola, anche se talvolta investita di compiti che non le competono, non vuole sfuggire a questa vocazione profondamente ed intrinsecamente formativa. Lo chiedono i cittadini che, in una recente inchiesta di un noto settimanale (Repubblica) hanno rinnovato con buona maggioranza la fiducia nell’istituzione pubblica. Ma lo chiedono i ragazzi, soprattuto quelli più esposti al pericolo per mille motivi. Quelli che rischiano di perdersi, che rischiamo di perdere.

“Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati.”

Parole, è noto, del priore di Barbiana, don Milani. Un viatico a mio parere prezioso per l’inizio dei lavori del “Piano per il ben…essere degli studenti”.

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data di creazione: 26/11/2007
data di modifica: 29/11/2007