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Sostegno e recupero dei debiti formativi

A proposito di alcuni allarmismi ingiustificati diffusi dalla stampa locale

L'USR ribadisce la congruenza delle proprie comunicazioni, in merito al sostegno e al recupero dei debiti formativi, con la norma e le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal viceministro Mariangela Bastico

Comunicato stampa
 

In merito alle dichiarazioni riportate dalla stampa locale del 31 gennaio e 1 febbraio circa l’incontro tenuto tra i rappresentanti delle associazioni delle scuole autonome di tutta la regione e l’USR per l’Emilia-Romagna sulle problematiche riguardanti le iniziative per il recupero dei debiti (e non gli “esami di riparazione” su cui la stampa erroneamente enfatizza) si segnala l’infondatezza di quanto riportato nella sostanza e nella forma, a volte anche con l’utilizzo gratuito e “virgolettato” di dichiarazioni mai rilasciate.

Durante la riunione del 30 gennaio, un’audizione rispetto alle soluzioni adottate dalle scuole autonome circa il recupero, l’USR, nell’ambito delle proprie competenze, nel constatare positivamente la sostanziale e costruttiva intenzione dei dirigenti scolastici presenti di attenersi alla norma, ha semplicemente evidenziato quanto già riportato dall’ordinanza ministeriale n. 92/2007, art. 8, comma 1: “Salvo casi eccezionali, dipendenti da specifiche esigenze organizzative debitamente documentate, le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali hanno luogo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento. In ogni caso, le suddette operazioni devono concludersi, improrogabilmente, entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo”.

Una segnalazione serena e chiara anche per i giornalisti presenti all’incontro e ripresa nel testo del comunicato stampa fornito loro brevi manu: “Sulle tematiche evidenziate l’USR ha sottolineato la necessità che non si verifichino 'slittamenti meccanici' a settembre, ma che ogni realtà nella sua autonomia giustifichi in maniera motivata l’eventuale straordinarietà delle scelte”.

Pertanto si sottolinea che le posizioni espresse dal viceministro Bastico nelle interviste apparse in data 1 febbraio (“La possibilità di andare a settembre per le verifiche di recupero dei debiti formativi è assolutamente reale. Deve essere, però, motivata non da emergenze, ma da esigenze di carattere didattico-organizzativo”) e dall’USR Emilia-Romagna sono congruenti e in linea nella sostanza e nella forma, proprio perché ispirate dalla norma.

Dispiace osservare che le parole di preoccupazione, gli allarmismi, le enfatizzazioni, le affermazioni di netto e assoluto divieto comparsi sulle colonne dei giornali sono da attribuirsi soltanto all’interpretazione dei giornalisti che, pur in presenza di un’informazione corretta e tempestiva da parte dell’USR, hanno contribuito ad alimentare una polemica destituita di ogni fondamento.

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data di creazione: 04/02/2008
data di modifica: 04/02/2008