A che punto è lo svolgimento del progetto FORTIC in Emilia-Romagna? Quanti insegnanti sono coinvolti in questo momento? Per chi è rimasto escluso dai primi corsi sono previste ulteriori possibilità di frequenza?

I corsi relativi al piano nazionale di formazione sulle competenze informatiche e tecnologiche sono partiti nella regione Emilia- Romagna all'inizio dell'anno 2003.

Il piano nazionale di formazione sulle competenze informatiche e tecnologiche coinvolge al momento nella regione Emilia-Romagna circa 10000 insegnanti.
Le frequenze dei corsi risultano elevate ed il clima di soddisfazione superiore alle aspettative. Non è stato fornito un calendario regionale e ciascuna sede di corso ha potuto gestire in maniera autonoma l'organizzazione e la scansione dei corsi. L'USR ha unicamente indicato dei periodi di massima per l'inizio delle attività: la disponibilità dei materiali didattici e i limiti meno restrittivi sulle iscrizioni hanno favorito l'avvio dei corsi di livello A nel mese di febbraio 2003, i controlli più selettivi delle candidature e la disponibilità posticipate del materiale didattico hanno permesso l'avvio dei corsi di livello B e C rispettivamente al mese di marzo e maggio. L'USR presume che per febbraio 2004 i corsi di livello A saranno tutti terminati, per il mese di marzo saranno terminati quelli di livello B, per maggio quelli di livello C. Per chi è rimasto escuso dai primi corsi sono prreviste ulteriori possibilità di frequenza.
Molte scuole della regione si sono proposte quale centro di formazione manifestando la disponibilità di dispositivi tecnologicamente avanzati e personale docente altamente specializzato; ciò ha fatto sì che il modello organizzativo seguito per l'erogazione della formazione su tutti e tre i livelli sia stato quello dell'affidamento del corso direttamente alle scuole. Solo in alcuni casi dove erano particolarmente favorite le collaborazioni esterne, le scuole hanno stabilito accordi con le Università, gli istituti di ricerca e con le società di formazione prevalentemente per l'erogazione della formazione di livello B e C.
Sono stati previsti in media da due a tre tutor per ciascun corso A, B e C attraverso una selezione curata direttamente dal direttore del corso sulla base di un elenco regionale.Nella maggioranza di casi per il livello A i primi sette moduli del corso sono stati affidati a tutor con maggiori competenze tecniche mentre gli ultimi sette moduli sono stati affidati a tutor con maggiori competenze didattiche.
Sono state previste attività di formazione dei tutor a livello regionale con due incontri: un seminario a cura dell'USR organizzato nell'ambito di DOCET sulla funzione del tutor nell'ambito della formazione a distanza e della formazione in presenza e un convegno all'interno della rassegna SCUOLA 6.0. L'USR inoltre ha affidato a tre centri di "eccellenza" , il centro LTT di Parma operante sulle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia , il progetto Marconi di Bologna operante sulle province di Modena, Bologna e Ferrara, il CRIAD di Cesena operante sulle province di Ravenna , Rimini e Forlì il compito di approfondire l'attività di formazione dei tutor a livello provinciale: prima dell'avvio di corsi ogni centro ha organizzato sul territorio di pertinenza da uno a due incontri formativi.
Le attività di sostegno e di coordinamento sono state seguite ed organizzate direttamente dai rappresentanti provinciali del gruppo di coordinamento regionale che hanno operato cercando di uniformare sulla provincia le linee d'intervento diversificandole per livello di corso. I rappresentanti provinciali del gruppo di coordinamento regionale sono intervenuti per organizzare collegialmente i lavori con incontri in presenza dei tutor, istituendo, dietro consiglio dell'USR, la figura di un tutor esperto di riferimento per affrontare le varie problematiche chiamato "MASTER TRAINER", con delle "mailing list" che permettono ai tutor di comunicare e confrontarsi tra loro e con il "master trainer" e con degli spazi sul sito dei CSA riservato unicamente ai tutor.
Per i moduli di argomenti didattici paralleli ai due percorsi si sono creati dei momenti di raccordo formativo tra i tutor di livello A con quelli di livello B.
Per la loro natura vasta e dispersiva i materiali del percorso B hanno creato qualche problema di tipo organizzativo. In generale, per risolverli, si è creato uno staff di tutor che prevede ciascun componente specializzato su due o tre moduli. Questo tipo di scelta permette di far intervenire e coinvolgere questi "esperti" anche su quei moduli del percorso A che approfondiscono argomenti didattici paralleli al percorso B. Alternativamente si sono scelti dei percorsi di lavoro trasversali che affrontano più moduli in relazione a delle specifiche tematiche e/o a delle specifiche esperienze didattiche. La scelta di due o più tutor per corso è stata ritenuta la più opportuna perché la richiesta di competenze è risultata molto elevata.
Le iniziative promosse dai rappresentanti provinciali del gruppo di coordinamento regionale in questo periodo sono finalizzate alla realizzazione di sondaggi condotti tra corsisti o tra i tutor stessi attraverso questionari, mailing list, ecc., per individuare esigenze particolari e/o tematiche d'interesse generale su cui focalizzare le attività di formazione dei tutor nel prossimo futuro. Sono già previsti degli incontri seminariali realizzati prevalentemente in collaborazione con le società di formazione e le Università per il percorso A integrato al B, separatamente per il percorso C.
I corsi C, vista la natura altamente specialistica degli argomenti, sono stati organizzati separatamente e non presentano particolari problemi. Segue il corso un tutor esperto, già competente o formato da ente esterno.
Per il recupero delle frequenze, l'USR ha organizzato attività seminariali su tematiche di interesse generale ed i rappresentanti provinciali del gruppo di coordinamento regionale hanno in programma di realizzare altri incontri su tematiche di approfondimento più specifiche.
Per monitorare l'andamento delle attività sono stati realizzati incontri del gruppo di coordinamento regionale che lavora al progetto durante i quali sono emerse le difficoltà in "itinere", sono stati attivati momenti di discussione e confronto e sono state proposte soluzioni alle diverse problematiche. Parallelamente al monitoraggio realizzato dall'INVALSI, si sta pensando, a livello regionale, di raccogliere le schede di rilevazione redatte da alcuni componenti del gruppo di coordinamento in occasione delle visite dei corsi in loco. In aggiunta al monitoraggio nazionale, si pensa di incaricare i referenti a compilare delle relazioni sulle diverse realtà ed esperienze provinciali. Sulla base della documentazione prodotta l'USR potrà fornire un quadro generale su l'andamento del progetto nella regione.
Proprietà dell'articolo
data di creazione: 28/10/2003
data di modifica: 28/10/2003