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Comunicato alle famiglie sulle iscrizioni

Chiarimenti in merito alle iscrizioni degli alunni alla scuola primaria e secondaria di primo grado

Bologna, 16 febbraio 2009

 

 

Alle famiglie degli studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado della regione Emilia-Romagna

 

Gent.me famiglie

in questo momento di cambiamenti per l’organizzazione della scuola di base si desidera portare un contributo di chiarezza in merito alle procedure di iscrizione alla scuola primaria e secondaria di primo grado.

Siamo convinti, infatti, che la scelta di una scuola e di un modello didattico per i propri figli non rappresenti solo un momento “burocratico”, ma coinvolga tutti - voi come genitori, noi come operatori del settore - in una riflessione più ampia sul valore della scuola come luogo di crescita ed educazione alla cittadinanza, sin dalla più tenera età.

 

Per la primaria, nell’acquisire informazioni presso le segreterie delle scuole, non sarà sfuggito che sono aumentate le opzioni di scelta possibili. Si tratta dell’applicazione della legge n. 169 del 30 ottobre 2008 che, dopo aver previsto la costituzione di “classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali”, precisa che si deve tener conto in sede regolamentare “delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola”. Il legislatore ha mantenuto aperte più ipotesi di organizzazione scolastica lasciando ampia possibilità di scelta: non ha quindi limitato l’offerta, ma aggiunto agli altri un diverso modello didattico, che può meglio rispondere alle esigenze di una parte delle famiglie.

 

Il modello organizzativo di 40 ore, pur senza le compresenze, conserva gli aspetti qualificanti del tempo pieno: la durata settimanale del tempo scuola e, attraverso l’assegnazione di due docenti per classe, l’unitarietà del progetto educativo. Nelle regioni del nord-Italia, l’utilizzazione delle ore eccedenti il tempo scuola per lo svolgimento di altre attività educative all’interno dell’istituzione scolastica, è già da tempo assai diffusa nell’ottica di un organico funzionale e allo stesso modo sono organizzati molti istituti della nostra regione.

L’attuale organizzazione modulare sarà sostituita da articolazioni orarie di 27 o 30 ore. Si è ben consapevoli che nel caso di modelli orari articolati in rientri pomeridiani esiste l’aspettativa degli utenti di usufruire del servizio di mensa con assistenza educativa dei docenti. Attualmente il problema è all’attenzione del Ministero.

 

Nella scuola secondaria di primo grado, le classi a tempo prolungato continueranno ad avere un orario da 36 a 40 ore, in base alle richieste dei genitori. Quanto alle classi a tempo normale è noto che le ore aggiuntive (a volte 2 o 3),  rispetto alle 30 previste, non erano generalizzate, erano indipendenti dalle richieste delle famiglie e derivavano da complessi meccanismi di sistemazione del personale. Va quindi apprezzato l’intervento pianificatore preannunciato dal Ministero, che fra l’altro consentirà di acquisire in organico di diritto le cattedre di seconda lingua straniera assicurando così una maggiore stabilità e continuità all’insegnamento.

Un’ultima considerazione riguarda le modalità di gestione del personale docente, che potrà essere impiegato dal dirigente scolastico in autonomia e con la flessibilità necessaria in relazione ai diversi contesti in cui si opera, soprattutto con riferimento alle ore aggiuntive a quelle strettamente necessarie per coprire gli orari delle classi secondo i modelli organizzativi prescelti.

 

Si possono quindi riscontrare nel nuovo ordinamento numerosi elementi di continuità con la situazione esistente, coniugati con l’esigenza di razionalizzazione della spesa pubblica, anche con uno sguardo ai parametri europei.

Alla luce di queste considerazioni, il modello di domanda predisposto dal Ministero e le modalità per la sua compilazione, rappresentano un elemento, oltre che di semplificazione amministrativa, di chiarezza. La presentazione di tale modello, con l’indicazione delle opzioni possibili in ordine di priorità, consentirà alle scuole di interpretare agevolmente le esigenze delle famiglie.

Si spera, così, di aver fornito elementi di riflessione utili per una scelta consapevole da parte di tutte le famiglie della regione, alle quali i dirigenti scolastici della regione non mancheranno di fornire il consueto supporto pedagogico-didattico.

 

Il direttore generale

                                                                     

Proprietà dell'articolo
data di creazione: 16/02/2009
data di modifica: 16/02/2009