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Le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia nelle scuole dell’Emilia-Romagna: un’occasione per conoscere.

Entro la fine d'aprile si raccolgono le iniziative previste o realizzate dalle scuole dell'Emilia-Romagna per tutto l'anno in corso

La nota (Prot. AOODPPR/Reg.Uff/n.547/U del 10/03/2011) con cui il Capo Dipartimento dott. Biondi ha ricordato che “Il 17 marzo è l’occasione per riflettere sull’insostituibile ruolo che la scuola ha svolto e continua a svolgere come “collante culturale” del nostro Paese. Proprio le scuole, infatti, dopo il 1861, hanno contribuito attivamente all’effettiva unificazione dell’Italia, innanzitutto attraverso la difficile e capillare opera di alfabetizzazione e di diffusione della lingua italiana” offre un orizzonte istituzionale in cui collocare le molteplici iniziative che le istituzioni scolastiche stanno realizzando per celebrare la ricorrenza; al contempo, suggerisce come trasformare la celebrazione del 17 marzo in un percorso formativo che vada oltre il rito delle celebrazioni ed offra a studenti e famiglie il segno dell’apporto che, oggi come ieri, la scuola fornisce all’identità del Paese.

Per il nostro comune riconoscimento identitario, sarebbe infatti una occasione colta soltanto parzialmente, se ci si limitasse a celebrare e non anche a ripercorrere gli avvenimenti nell’esercizio critico della memoria storica, facendone strumento di analisi del presente e di individuazione di prospettive di futuro.

Questo evento cruciale che ha caratterizzato la storia del nostro Paese e della nostra identità personale e collettiva va riesaminato in profondità, evitando ogni presa di posizione che legga il tempo trascorso appiattendolo sul presente - con ciò annullandolo -,  recuperando e reinterpretando i fattori della realtà e le variabili da cui fu costituito. Nell’esercizio di rilettura critica delle differenti posizioni ideali, dei pensieri politici, delle personalità che hanno fatto l’Unità d’Italia, sarà particolarmente utile riesaminare gli apporti delle tante figure emiliano-romagnole che parteciparono spesso in primo piano al dipanarsi degli eventi. 

La storia della nostra nazione è stata dunque storia politica, intesa nel significato proprio di storia della costruzione della “polis”. La storia di una comunità sociale che ha costruito le sue istituzioni a partire dal riconoscimento ideale condiviso di una realtà sostanziale: l’essere e sentirsi  italiani.

Nel processo di costruzione dell’Italia dopo l’Unità, la scuola ha avuto un ruolo determinante. I diciassette milioni di analfabeti del 1861 (che significa quattro italiani su cinque) non avrebbero potuto ridursi nel giro di pochi anni, se non vi fosse stato l’impegno costante degli insegnanti e delle scuole.

Il filosofo e letterato russo Vladimir Soloviev, nella seconda metà del secolo XIX, ebbe ad osservare che “fra tutti i popoli europei, il primo che raggiunse un’autocoscienza nazionale fu l’Italia”. La scuola italiana si impegnò in questa direzione, oltre che per l’alfabetizzazione massiccia delle popolazioni, per la crescita del senso di appartenenza e la costruzione di un comune destino.

Entrambi gli impegni della scuola perdurano tutt’ora in un contesto mutato e generatore di sempre nuove sfide, trattandosi di percorsi che non possono dirsi conclusi e completati una volta per sempre.

L’esercizio auspicato di recupero sostanziale e critico della memoria storica, oggi è ulteriormente praticabile grazie anche ai molteplici strumenti documentari offerti dalle nuove tecnologie, come ricorda il Capo Dipartimento nella richiamata Nota del Ministero, che è utile trovi diffusione all’interno delle classi, anche dopo le celebrazioni ufficiali del 17 marzo scorso.

Al tempo stesso, le molteplici iniziative di riflessione svolte nelle scuole sulle molteplici vie lungo le quali “si è fatta l’Italia e si stanno facendo gli italiani” costituiscono occasioni concrete per appropriarsi delle celebrazioni e farne memoria e patrimonio individuale e collettivo, nell’esercizio dell’educazione critica.

Per questi motivi è di grande utilità raccogliere e condividere le numerosissime iniziative delle scuole della regione che si prefiggono di ripercorrere il tema dell’Unità d’Italia nelle sue molteplici sfaccettature.

A tal fine si invitano le istituzioni scolastiche a segnalare, entro il corrente mese di aprile, le iniziative istituzionali realizzate od in programma, all’indirizzo di posta elettronica er_redazionewebtv@istruzione.it utilizzando a questo fine – per facilità di acquisizione – la scheda che si allega alla presente.

IL VICE DIRETTORE GENERALE Stefano Versari

Proprietà dell'articolo
data di creazione: 05/04/2011
data di modifica: 05/04/2011