Seminario “Apprendimento pratico della musica e competenze trasversali”

Intervento del direttore generale Luigi Catalano tenuto il 27 maggio 2008 presso la sala incontri dell'ex IRRE ER, via Ugo Bassi 7, Bologna

Saluto l’assessore Virgilio, il direttore Biondi ed il direttore Cervellati con i quali già in molteplici altre occasioni ci siamo trovati a condividere il lancio di esperienze comuni e fruttuose. Saluto il professor Berlinguer che del progetto nazionale per l’apprendimento pratico della musica è l’anima e che ha dimostrato sempre una sensibilità particolare gli eventi che si sono svolti nella nostra regione.

Questo che stiamo è l’ennesimo appuntamento con il progetto Musica in Emilia-Romagna, mi auguro tappa e non conclusione di un percorso che da più di un anno sta animando le scuole in termini di riflessione tra docenti ed esperti del ramo. Ma anche in termini di attività con gli studenti e di occasioni per le orchestre e i cori scolastici di mostrare il meglio di sé in contesti teatrali di tutto rispetto.

Molte sono le sfide e le potenzialità di cui si è fatto forte il Progetto regionale musica. In primo luogo mettere a frutto la collaborazione con il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica presieduto da Luigi Berlinguer e l’intesa tra tre enti (Regione Emilia-Romagna, Assessorato Istruzione e Formazione, Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e Nucleo Regionale Ansas Ex IRRE Emilia-Romagna) non è cosa di tutti i giorni.

Soprattutto per un progetto che ha come ambizione la disseminazione delle esperienze nelle singole scuole e la creazione di competenze vere, spendibili non solo nel campo strettamente musicale, ma a sostegno del bagaglio complessivo di acquisizioni dei nostri studenti.

Si pensi al valore della musica e della cultura musicale come fatto formativo per la creazione di una sensibilità ed un’estetica comune; ma anche alle valenze che assume come ricostruzione del passato in una dimensione plurimediale che ha molte assonanze con il presente dei nostri ragazzi; si pensi al valore educativo dello strumento musicale o della voce come sacrificio e disciplina; oppure anche come veicolo per apprendimenti che, altrimenti, non troverebbero altra strada. Basti pensare al ruolo comunicativo e motivatore che la musicalità e il ritmo possono avere nei casi dei disturbi d’apprendimento.

E’ perciò con una punta di orgoglio per la scuola regionale, catalizzatrice di questo evento, che saluto tutti i convenuti da tutt’Italia per fare il punto sulla capillare diffusione di attività corali e strumentali nelle scuole di ogni ordine e grado nelle regioni italiane. Mi auguro che il dialogo con i componenti del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica e l’incontro con il Forum delle Associazioni musicali, alla presenza dei rappresentanti del Progetto Regionale Musica e del Gruppo di ricerca Musica Ex IRRE ER sulle Indicazioni per il curricolo, possa essere il viatico per il rafforzamento degli interventi già attivati e per nuove azioni che vedano protagonisti i nostri studenti: la scuola che vuol essere scuola per la vita non può fare a meno della musica che della vita è una componente essenziale.

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data di creazione: 27/05/2008
data di modifica: 04/06/2008