Convegno: La carta europea della sicurezza stradale e i progetti europei entro il 2010

Intervento del direttore generale Luigi Catalano, Motorshow, Bologna, 12 dicembre 2007

Sono lieto di introdurre e rinnovare l’appuntamento con le Consulte studentesche dedicato alla sicurezza stradale, in una cornice quale quella del Motorshow, importante e di grande appeal per tutti, non solo per gli studenti qui convenuti.

Da parte mia posso assicurare che non si tratta di rinnovare il rito di una liturgia consunta. A fronte delle innovazioni sempre più performanti che il mercato ci propone – e questa edizione del Motorshow non sembra tradire le attese – non possiamo non ricordare che sulle nostre strade ancora non ci abbandona la drammatica conta delle vittime di incidenti, spesso evitabile con azioni più incisive di informazione e formazione rivolte a tutti voi ragazzi che siete i più esposti ai rischi della strada.

E’ questo il cammino intrapreso dall’USR dell’Emilia-Romagna in grande armonia da vari anni con l’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della regione, che ha portato a promuovere questo sesto incontro con le Consulte scolastiche provinciali, per fare il punto sulle azioni intraprese verso la scadenza del 2010. Una data che non è lontana, che si avvicina a grandi falcate, entro la quale – è bene ricordarlo – c’è l’impegno almeno al dimezzamento dei decessi per motivi legati alla sicurezza stradale.

La Carta europea della sicurezza stradale, raccogliendo l’invito operativo della Commissione europea ad intraprendere azioni concrete, non lascia spazio a molte interpretazioni: affrontare e decurtare in maniera significativa i numeri ormai inaccettabili di vittime degli incidenti stradali è possibile solo in un’ottica di multiple sinergie e di educazione alla responsabilità.

Ecco perché momenti come questo sono preziosi; si collocano come tappe da parte dei soggetti istituzionali per riconfermare l’adesione ad un progetto comune, per un’azione di contrasto a 360 gradi, ognuno nel proprio ambito. Lo studente che frequenta le nostre classi è il cittadino di oggi e di domani e l’educazione alla sicurezza stradale non ha un solo luogo privilegiato d’esistenza; va fatta nelle aule, ma anche per le strade, in momenti straordinari come questo, ma anche nella quotidianità del vivere sociale.

Solo così l’insegnamento può diventare comportamento, la vera chiave di volta per imprimere cambiamenti significativi negli atteggiamenti a fronte dei pericoli della strada.

Tutto ciò, però, senza una vera partecipazione di un numero crescente di studenti, che faccia massa critica rispetto agli interventi istituzionali, è poca cosa. Ecco, allora, il ruolo determinante dell’educazione tra pari, di voi ragazzi che in maniera orizzontale - e per questo più forte ed incisiva - con i mezzi e il linguaggio che vi è proprio, potete disseminare con garanzie di successo presso i vostri compagni il messaggio di allerta che viene dalla Carta europea.

Pertanto, il mio saluto qui oggi in mezzo a voi, coincide con l’augurio che, al vostro ritorno a casa, possiate essere i migliori “testimonial” della nostra intenzione di mettere in comune le buone pratiche e i progetti sorti in regione sulla sicurezza stradale, contribuendo così alla diminuizione della piaga degli incidenti stradali, di per sé crudele, ma tanto più spregevole quando coinvolge vite che hanno tutto un futuro da costruire.

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data di creazione: 10/01/2008
data di modifica: 10/01/2008