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Saluto di congedo del direttore generale Lucrezia Stellacci

Il Ministero le ha conferito analogo incarico in Puglia e la reggenza della Calabria. Al suo posto in Emilia-Romagna Luigi Catalano, ad oggi direttore generale per la Comunicazione al Ministero della Pubblica Istruzione

Il Ministero della Pubblica Istruzione ha accolto l’istanza di Lucrezia Stellacci, fino ad oggi direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia–Romagna, di avvicinarsi alla sua città di residenza. Le è stato pertanto affidato analogo incarico per la Puglia oltre che la reggenza della Calabria; nella nostra regione è stato nominato Luigi Catalano, ad oggi direttore generale per la Comunicazione al Ministero della Pubblica Istruzione.

Di seguito si riporta il saluto che Lucrezia Stellacci rivolge a tutta la comunità scolastica della Regione:

«Lascio l’incarico di direttore generale dell’Ufficio Scolastico  di questa regione per disposizione del Ministro che mi ha conferito  incarico analogo nella regione Puglia.

Due regioni lontane ma a me ugualmente care, sia pure per motivi diversi. In Puglia sono le mie radici, la mia storia personale; l’Emilia Romagna è la mia terra di elezione, avendone sempre  apprezzato la capacità di accoglienza e l’efficiente organizzazione.

Valuto positivamente il percorso fatto in questi anni insieme alle scuole, alle istituzioni di questo territorio ed agli uffici, provinciali e regionale, dell’amministrazione scolastica.

Certo, il cammino è stato segnato da una stagione non tranquilla, caratterizzata dalle diverse posizioni assunte nei confronti dei recenti provvedimenti di riforma degli ordinamenti scolastici, ma sono convinta che le mediazioni raggiunte  hanno consentito a tutti gli attori di questo faticoso passaggio di maturare la consapevolezza dell’importanza di un sistema educativo di qualità.

L’attenzione e la cura che tutta la comunità territoriale, nei suoi organi istituzionali e sociali, riserva da sempre alla scuola ed ai suoi servizi, hanno  prevalso ogni volta, suggerendo le soluzioni più appropriate ed adeguate a garantire  alti livelli di efficacia della funzione educativa  a vantaggio delle giovani generazioni.

Rimane comunque aperta la questione fondamentale rappresentata dall’“educazione” messa in crisi da una cultura sempre più invasiva caratterizzata dall’individualismo, dal relativismo e dallo scientismo positivista.

Auspico che tutti i protagonisti del sistema formativo, prendano coscienza di questa emergenza e si impegnino a potenziare, attraverso il metodo ormai consolidato della concertazione e della sinergia, e nel dialogo permanente con le famiglie, la funzione educativa della scuola, che è condizione essenziale per  garantire ai giovani alti livelli di apprendimento aiutandoli a cercare risposte coerenti alle domande  di senso che agitano i loro cuori.

L’Emilia – Romagna può offrire un grande contributo in questa direzione: non è un caso che parta proprio da Bologna un “Appello”, ampiamente condiviso, che pone l’educazione come emergenza di interesse generale per garantire un futuro alla nostra società.

Una delle caratteristiche della comunità scolastica di questa regione è infatti quella di essere fiera della propria tradizione culturale, pur nella consapevolezza del cambiamento continuo e della ricchezza delle differenze. Ed è indubbio, come ricorda l’appello sopra citato, che per educare, vale a dire introdurre alla realtà ed al suo significato, occorrono  maestri che consegnino questa tradizione alla libertà dei ragazzi facendogliela amare.

Auguro a questa comunità scolastica e sociale  di continuare a credere, a valorizzare ed a rinnovare continuamente i punti di forza della sua tradizione civica, religiosa e culturale. Una ricchezza che ha segnato profondamente la mia esperienza umana e professionale, e che costituirà un punto di riferimento costante nello svolgimento del mio nuovo incarico.

 Ringraziandovi per avermi accompagnato in questa bella esperienza, prendo commiato da voi tutti».

Curriculum di Lucrezia Stellacci

Lucrezia Stellacci era arrivata in Emilia-Romagna nel 1995 per ricoprire l’incarico di Provveditore di Parma (dal 1° ottobre 1995 al 25 ottobre dell’anno successivo). Dopo una parentesi di quattro anni come Provveditore a Matera, era poi tornata nella nostra regione, a dirigere il Provveditorato di Rimini, dal giugno 2001 all’ottobre del 2002, anno in cui è stata nominata direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Tra i vari incarichi ricoperti in questi anni: la collaborazione con il Coordinamento nazionale Autonomia scolastica del Ministero dell’Istruzione dal 1997 al 2000, per la formazione dei nuclei provinciali di supporto alle Scuole autonome, e l’attività di componente del Gruppo nazionale per il coordinamento della sperimentazione del Sivadis. Ha ricevuto vari premi e riconoscimenti per la carriera e le iniziative attivate. E’ autrice di contributi e libri sul tema della scuola. Tra essi testi sul portfolio dei docenti, l'autonomia delle scuole, la scuola in Emilia-Romagna, l'orientamento degli studenti.

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data di creazione: 20/11/2006
data di modifica: 21/11/2006