Un gravissimo lutto ha colpito la scuola dell'Emilia-Romagna
La notizia della morte del collega ed amico Antonio ci ha sorpreso e addolorato: sorpreso perchè solo ieri avevamo dialogato con Lui e ci era sembrato in quelle ottime condizioni di spirito che di solito si accompagnano a una buona salute; addolorato perché persone di simile levatura morale e sì alta preparazione professionale è davvero raro incontrarne e quando avviene si vorrebbe che potessero continuare per sempre nella loro missione.
Qualcuno di noi lo ricorda alla scrivania del suo modesto ufficio (più spesso in piedi che seduto) rispondere al telefono e nello stesso tempo parlare cordialmente con l’interlocutore, chiamare un impiegato, legger carte e apporre firme. Il Suo è stato uno di quegli esempi che fanno pensare: altissimo senso dello Stato, assoluta onestà, dedizione al lavoro al di là di ogni limite, fino a pregiudicare la sua stessa vita.
Di una cosa siamo certi: la vita di un vero dirigente dello Stato non ha termine con la morte fisica; le sue parole, i suoi atti rimangono, le linee della sua azione continuano nell’agire di chi prende il suo posto.
Muore totalmente solo chi non ha mai detto e dato nulla di sé.
Antonio Guarro ha detto e dato moltissimo e tanto dunque rimane di Lui. Cercheremo tutti di onorare l’eredità del suo magistero.
data di creazione: | 17/09/2006 |
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data di modifica: | 18/09/2006 |