Convegno: La scienza in Piazza

Intervento del direttore generale Luigi Catalano, Bologna, 19 settembre 2007

Desidero ringraziare la Fondazione Marino Golinelli per l’invito rivolto all’USR a patrocinare anche questa Terza edizione de La scienza in piazza. Una manifestazione che, da un lato è anche frutto della pluriennale collaborazione con l’Ufficio che rappresento per la diffusione della cultura delle scienze nel territorio, e dall’altro incontra un’urgenza forte ed attuale della scuola italiana – le difficoltà generalizzate negli apprendimenti scientifici – traducendola in un’opportunità significativa: rendere la Scienza, quella con la S maiuscola, “familiare”.

Non staremo qui a richiamare la centralità data dagli Obiettivi di Lisbona alle competenze scientifico-tecnologiche; oppure a ricordare che il MPI, anche a livello centrale, ha da tempo attivato strategie ed iniziative – non ultimo il Gruppo di lavoro Interministeriale per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica – per superare quelle criticità, verificate anche dai risultati dell’ultima tornata degli Esami di Stato.

E che anche le recentissime “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione”, prendendo a modello lo sviluppo delle scienze moderne, sottolineano l’importanza del connubio tra discipline scientifiche e umanistiche per una nuova cittadinanza e per quello che viene definito l’orizzonte formativo dei nostri studenti più piccoli: un nuovo umanesimo.

Credo che La Scienza in piazza e le altre iniziative attivate dal Life Learning Center della Fondazione Golinelli e dell’Università di Bologna, con la partecipazione entusiasta delle scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia Romagna, si inseriscano a pieno diritto in quest’alveo con una forte carica di originalità: una duplice spinta che in questi anni ha portato i laboratori nelle classi e nelle piazze – con lo Science Center itinerante – e le classi nei laboratori specializzati messi a disposizione.

Secondo un’ottica per cui non è più lo studente che tenta di penetrare i misteri della scienza, ma è la scienza che si svela a lui nell’esperienza. In una circolarità di stimoli che coinvolge, oltre ai ragazzi, anche gli insegnanti e le famiglie. Il “pubblico” di oggi che incontra quello di domani al bancone dell’esperienza scientifica.

Una metodologia forte di avvicinamento e scoperta, tanto più significativa per il mondo della scuola perché coinvolge in prima istanza i docenti offrendo una formazione qualificante e strumenti innovativi. Una sensibilità che è propria dell’istruzione italiana e che, non è banale, è condivisa in maniera forte con la Fondazione.

Per questi motivi, l’USR dell’Emilia Romagna offre il suo sostegno all’iniziativa che coniuga Scuola, Università ed Iniziativa privata, testimoniando con questa presenza di credere nella validità del partenariato con il Life Learning Center, già avviato positivamente e da tempo grazie alla firma del Protocollo d’Intesa.

Una scuola che si apre ed apre le sue porte ad iniziative del mondo culturale è una scuola viva; una scuola che si apre alla competenza e alla qualità è qualcosa di più: è una scuola che cresce.

Luigi Catalano

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data di creazione: 26/11/2007
data di modifica: 26/11/2007