Il principale obiettivo per l’anno scolastico 2006 – 2007 sta quindi nel «riaccendere i motori dell’autonomia» affinché la scuola si impegni sempre più nella ricerca e sperimentazione di modi nuovi di essere comunità professionale ed educativa. E’ questo infatti l’unico percorso possibile per un autentico processo di Riforma, poiché nessuna indicazione nazionale può suggerire alle scuole le formule per rispondere alle esigenze del territorio o contrastare la demotivazione degli studenti. Come osserva il Ministro della Pubblica Istruzione, Onorevole Giuseppe Fioroni, nella «Nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico 2006 – 2007», «Le riforme vanno intese come quadro generale di linee guida che richiedono una interpretazione intelligente e consentono una continua adattabilità. Il costo è quello dell’incertezza sostenibile, mentre il guadagno è quello di una sempre più significativa autonomia culturale e professionale».
Al centro di questo processo di rinnovamento continuo sta l’azione dei docenti e la passione con la quale esercitano il loro compito di educatori, in quanto, per utilizzare ancora un’espressione del Ministro, «il cuore dell’apprendimento è la qualità della relazione educativa» che si instaura tra il bambino, il ragazzo, il giovane e i suoi insegnanti. Essa si traduce in uno sguardo affettuoso e attento al giovane per sollecitarlo continuamente a compiere dei passi avanti nel suo cammino di maturazione; per questo la sua personalità va amata, rispettata ed aiutata a crescere.
Compito dell’educatore è una posizione del cuore prima ancora di una tecnica pedagogica; è un impegno che chiede di rimettersi in gioco ogni volta con tutto il proprio patrimonio esperienziale ed umano. Si tratta di un servizio di enorme portata, poiché è solo attraverso l’educazione dei giovani che si può ricostruire la società: una società di uomini liberi e creativi, responsabili di fronte al proprio destino e «fecondi» per il bene di tutti.
La scuola emiliano – romagnola è già impegnata nella ricerca delle metodologie didattico – educative più efficaci per qualificare il servizio e migliorare i risultati, confortata da un dialogo fiducioso e costruttivo con le famiglie, favorita da una interazione consolidata con le Autonomie locali, orgogliosa delle proprie tradizioni. Con la sua creatività ha messo in campo, tra l’altro, molte attività di contrasto al disagio giovanile ed alla dispersione formativa, anticipando così l’auspicio espresso dal Ministro. Tuttavia molto si può e si deve fare ancora per esplorare appieno le enormi potenzialità dell’autonomia, che naturalmente andrà realizzata in coerenza con le norme generali stabilite dallo Stato a garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale d’istruzione.
Auguro pertanto a studenti, genitori, insegnanti, dirigenti, al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario e a quanti a vario titolo operano nella scuola statale e paritaria della nostra regione, un anno scolastico sereno, laborioso e proficuo.
Lucrezia Stellacci,
Direttore Generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale
per l’Emilia – Romagna