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Saluto di Natale del direttore generale Luigi Catalano

A pochi giorni dal mio arrivo in questo Ufficio scolastico regionale, mi è gradito rivolgere a tutti coloro che studiano e lavorano nella scuola dell’Emilia Romagna e alle loro famiglie i più cari auguri in occasione delle prossime festività di Natale e di fine anno. Sono lieto che sia proprio questa vicina ricorrenza a segnare, si può dire, il primo contatto con voi. La scuola, come la società, si avvicina infatti in questi giorni a una festa, quella del Natale, che è simbolo di pace per tutti gli uomini di buona volontà, e a una scadenza, quella della fine dell’anno, che ci spinge a fare bilanci del passato e a prefigurare nuovi impegni per il futuro.

Proprio in queste settimane la scuola è stata sotto i riflettori degli organi di informazione per alcune vicende drammatiche che l’hanno investita e che hanno reso evidenti all’opinione pubblica i problemi del mondo giovanile e le difficoltà delle istituzioni di dare a essi risposte. Di fronte a questo scenario sono inutili gli arroccamenti e le difese d’ufficio. È utile invece chiamare a raccolta le forze professionali e intellettuali che costituiscono la parte più vitale e più forte di coloro che lavorano nella scuola ed è necessario, al tempo stesso, animare il senso di responsabilità dei ragazzi e attivare nuove e più efficaci relazioni con le loro famiglie.

Si tratta di uscire dal clichè per cui la scuola è solo un obbligo alienante, che nulla ha a che fare con il desiderio di compimento proprio delle giovani generazioni e di operare, con spirito di dialogo e di servizio, perché essa sia percepita invece come il luogo privilegiato della crescita e della realizzazione del “sé”.

La scuola di questa regione è nota per la qualità dei suoi metodi e per la validità dei suoi risultati e io mi accosto a questo mondo con la stima nata in tanti anni di studio del sistema scolastico italiano e con l’umiltà di chi, pur avendo dedicato l’impegno di una vita alla Amministrazione della scuola, sa per esperienza di poter molto imparare dal rapporto con un territorio ricco di cultura, di innovazione, di idee.

Ci avviciniamo alle vacanze di Natale, a un periodo di riposo, ma anche – fuori da ogni stress consumistico – di riflessione sui grandi valori dell’umanità. Una festa religiosa spinge tutti – tutti gli uomini di ogni credo religioso e non religioso – a confrontarsi in spirito laico con se stessi e con gli altri e a porsi alcune tra le domande di fondo dell’esistenza. La scuola non può che dare a questa riflessione gli strumenti culturali perché essa sia sempre più profonda e perché, forte di un saldo radicamento nei valori imprescindibili del nostro passato, produca nei giovani e nella società una nuova fiducia nel futuro.

È con questo spirito che rivolgo a tutta la scuola dell’Emilia Romagna un grande augurio di Buon Natale e di Felice Anno nuovo.

Luigi Catalano

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data di creazione: 18/12/2006
data di modifica: 25/12/2006